The project concerns the creation of an innovative EU curriculum of a professional and specialist figure of ‘Archaeologist Technologist’ who can deal with diagnostic mapping, research, valorization and publishing for the safeguard of Cultural Heritage at risk, specifically Archaeological Heritage.

EuroTeCH intends, first, to establish a network among academic partners and not academic ones, specifically finalised to open a table of common discussion as a base to project a curriculum and a protocol which can be tested during the 30 months of the project on students chosen by the partners.

The project is developed along four axes:

  • Learning technologies – by promoting the joint development of curricula, courses and materials supported on learning technologies;

  • Collaboration – by promoting the creation of shared knowledge spaces between academia and business companies integrated in the consortium as well as between and with other stakeholders;

  • Mobility – by promoting networking, joint infrastructures and applications for training, and both students, staff and trainers’ mobility between members of the consortium.

  • Dissemination/Publishing of the results for a wider valorization.

The project, therefore, intends to promote an innovative EU Curricular reform specifically planned for Archaeo-Technologists/ Archaeologist-Technologist, as well as figures interested in publishing Archaeological subjects, as well as for Technicians and Archaeologists interested in projects of ‘sustainable valorization of Archaeological sites’.

Sviluppo Curriculum

Per consentire una progettazione ed elaborazione condivisa del modello di curriculum, sarà necessario programmare una serie di meeting ai quali parteciperanno i docenti e i ricercatori dei partner del consorzio e in casi specifici anche i tecnici.

Durante gli incontri, lo staff descritto provvederà in un primo momento a creare un framework strutturato sulla base dei rispettivi knowhow ed expertise al livello formativo formativo e didattico. Quindi il modello verrà definito dal punto di vista metodologico e didattico secondo le procedure definite dallo staff coinvolto dal comitato scientifico.

Il modello prodotto sarà in un primo momento privo di contenuti didattici ma basato su disposizioni metodologiche e tecniche: concept didattico durata delle lezioni, integrazione di media, articolazione per case studies, questionari e test di verifica.

La programmazione degli incontri inizierà a seguito del primo evento di lancio del progetto Eurotech e la prima mobilità dei docenti si svolgerà presso la sede del partner capofila UdA, in Italia.

Durante il primo incontro si definiranno le competenze e le applicazioni della figura professionale dell’archeologo-tecnologo a cui e rivolto il percorso professionalizzante. Durante lo stesso incontro, che durerà almeno 3 giorni al quale prenderanno parte tutti i partner del consorzio, il partner Ud’Anet responsabile della piattaforma online e della disseminazione, provvederà ad illustrare allo staff del consorzio la struttura e il funzionamento della piattaforma. Consegnerà inoltre linee guida necessarie ad integrare il modello e realizzerà gli account delle figure designate come responsabili dei moduli digitali.

Infine il capofila UdA durante questo primo incontro, illustrerà ai partner la struttura di ricerca dell’Università D’Annunzio e i dipartimenti afferenti nonché l’attrezzatura e la strumentazione tecnologica.

Diagnostica del Rischio

La realizzazione del primo modulo del modello Eurotech sarà a cura del capofila UdA, il quale possiede una consolidata esperienza e knowhow affinati durante le missioni internazionali in Libia, Cipro ed Egitto.

L’Università d’Annunzio infatti dispone di attrezzature, tecniche e tecnologie per la diagnostica e monitoraggio di tipo non invasivo, adatte anche in aree a rischio di tipo antropico e dispone di tecnologie innovative quali droni per il monitoraggio di aree a rischio di urbanizzazione, saccheggio, vandalismo, distruzione. Si occupa inoltre di analisi archeometriche e geo-archeologiche non invasive.

La parte centrale del modulo ovvero quello sulla diagnostica, verrà introdotta da una parte generale trasversale che comprende nozioni di:

  • metodologia della ricerca archeologica;
  • normativa dei Beni Culturali a livello Internazionale: leggi, protocolli, problematiche di reciprocità;
  • lineamenti di archeologia del Mediterraneo con particolare attenzione ai paesi con Beni Culturali a rischio;
  • progettazione per diagnostica e valorizzazione;
  • fondamenti su Tecnologie e sistemi integrati per indagini, prospezioni e documentazione non invasive;
  • tipologie e grado di rischi per i beni archeologici.

L’idea di integrare i moduli con video lezioni si basa sulla caratteristica multidisciplinare sulla quale e impostato il modello curriculare Eurotech. Infatti per consentire l’addestramento degli studenti su alcune tecnologie, oltre alla descrizione teorica dello strumento e necessaria una parte pratica per poter conoscere i processi di applicazione. Pertanto attraverso l’inserimento di video lezioni tutti i partecipanti alla sperimentazione inclusi coloro che non parteciperanno alle lezioni frontali potranno conoscere i campi di applicazione delle procedure tecniche e modalità.

Remote sensing e GIS integrato per l’analisi territoriale

Il modulo relativo al Remote sensing ed al GIS integrato per l’analisi territoriale e finalizzato alla definizione delle tecniche di acquisizione, di modelling multidimensionale, di rappresentazione e di gestione dei dati relativi a porzioni di territorio inerenti siti archeologici. La definizione
fisica e geometrica sia dei layers geologici che delle strutture archeologiche, mediante l’esplorazione con metodi integrati del suolo e sottosuolo, e uno degli aspetti di ricerca più impegnativi presenti nel panorama dell’Archaeological Prospection.

Le problematiche aperte riguardano:

  • la definizione delle metodologie più idonee per la conoscenza e le tutela;
  • la definizione dei criteri di diagnosi;
  • la valutazione dei fattori di vulnerabilità;
  • lo studio delle compatibilità ambientali.

Il modulo intende portare lo studente all’apprendimento delle principali tecniche di analisi e trattamento dei dati geografici di tipo geologico mediante telerilevamento e tecnologia GIS e conoscere i principali satelliti e piattaforme per l’osservazione terrestre, ai fini dell’analisi dei rischi e del reperimento delle georisorse. Attraverso il modulo 5 lo studente sarà in grado di descrivere ed utilizzare alcune applicazioni, anche su piattaforma GIS, che permettano il telerilevamento di forme, strutture e processi su suoli, siti archeologici e deformazioni al suolo e processi idrologici. L’idea di integrare i moduli con video-lezioni si basa sulla caratteristica open e multidisciplinare, sulla quale e stato impostato il modello curricolare EuroteCH. Infatti per consentire l’addestramento degli studenti su alcune tecnologie tipo il remote sensing, etc.; oltre alla descrizione teorica dello strumento e necessaria una parte pratica per poter conoscere i processi di applicazione. Pertanto attraverso l’inserimento di video-lezioni tutti i partecipanti alla sperimentazione, inclusi coloro che non parteciperanno alle lezioni frontali, potranno conoscere i campi di applicazione delle procedure tecniche e le modalità.

Archeometria e ricostruzioni 3D nello studio e monitoraggio dei monumenti

Negli ultimi anni l’introduzione delle applicazioni di realtà aumentata permettono di evidenziare come questa tecnologia, associata con soluzioni tecnologiche particolari (come ricostruzioni 30, tour virtuali), rappresenti il mezzo più completo per offrire una fruizione completa, educativa ed esperienziale dei beni culturali sia materiali (monumenti, opere d’arte e luoghi/siti culturali) sia immateriali (riti, tradizioni, forme artistiche e tutto ciò che abbia un significato storico, caratterizzante un luogo od una comunità).
Le tecniche di indagine archeometrica, altra area scientifica in cui l’Istituto eccelle (con parametri elevati di accuratezza, precisione e sensibilità) con analisi di laboratorio dei materiali permettono, inoltre, uno studio scientifico dei beni di interesse storico, archeologico, artistico ed architettonico e dei contesti naturali in cui tali beni sono stati ritrovati.
L’apporto della realtà aumentata, assieme a tutte le tecnologie ITC, e le analisi archeometriche consentono di conoscere, in ogni suo aspetto, i beni di interesse culturale e di immaginare nuove modalità di rapporto con l’utente, che hanno enormemente favorito i processi di valorizzazione dei Beni Culturali, di cui la fruizione al pubblico costituisce la tappa conclusiva.

In questo senso il modulo 3 provvederà a fornire un’introduzione generale sulle tecnologie applicabili al settore del patrimonio archeologico, ed un approfondimento sull’utilizzo di tecnologie e programmi specifici.
Verranno inoltre realizzate alcune applicazioni di realtà aumentata su siti archeologici localizzati a Cipro ed in Italia. L’idea di integrare i moduli con video-lezioni si basa sulla caratteristica open e multidisciplinare sulla quale è stato impostato il modello curricolare EuroTeCH. Infatti per consentire la formazione degli studenti su alcune tecnologie tipo la realtà aumentata, etc., oltre alla descrizione teorica dello strumento e necessaria una parte pratica per poter conoscere i processi di applicazione.
Attraverso l’inserimento di video-lezioni, tutti i partecipanti alla sperimentazione inclusi coloro che non parteciperanno alle lezioni frontali potranno conoscere i campi di applicazioni delle procedure tecniche e le modalità.

Metodologia della ricerca archeologica sul campo

L’Europa presenta un patrimonio culturale ricco e diversificato. Spesso caratterizzato dalla presenza di resti archeologici esposti e/o sepolti, questo imponente patrimonio culturale e oggi a rischio per vie di specifiche pressioni di tipo ambientale, antropiche, intense attività agricole, movimenti geologici e cambiamenti climatici.

Queste pressioni creano una serie di minacce immediate e future per i paesaggi culturali particolarmente sensibili, così come per tutti i dati storici, archeologici ed ambientali che essi conservano. Le conseguenze di queste pressioni, combinate con la costante tendenza alla diminuzione delle risorse finanziarie stanziate per la conservazione e la manutenzione dei resti archeologici, si stanno rivelando catastrofiche per il paesaggio culturale europeo. Si necessitano, pertanto, interventi mirati ed efficaci che siano di supporto al monitoraggio dei processi di degrado e che consentano, soprattutto, la manutenzione preventiva dei siti archeologici.

Da qui nasce l’esigenza di inserire nel modello EuroteCH il Modulo 4 sulla Metodologia della ricerca direttamente sul campo che ha come fine ultimo il monitoraggio dei siti archeologici e del rischio antropico, ambientale e geo-ambientale.
I contenuti verranno strutturati sulla base dei Lineamenti di metodologia archeologica e del paesaggio culturale, per contestualizzare attentamente i siti e gli eventuali rischi.

La realizzazione del modulo richiede un team esperto nell’ambito della ricerca archeologica sul territorio, della contestualizzazione dei siti archeologici e dell analisi del territorio, attraverso le tradizionali attività e le nuove tecnologie, le ricognizioni sul territorio (field survey) e le analisi avanzate di diagnostica non invasive, come le indagini geomagnetiche e termografiche; tutte operazioni che, combinate, permettono di valutare ed, in caso, di prevenire il rischio. Pertanto i ricercatori coinvolti nell’esecuzione del presente modulo hanno competenze in materia di archeologia, geologia e ambiente.

L’integrazione dei moduli con video-lezioni si basa sulla caratteristica open e multidisciplinare sulla quale e stato impostato il modello curricolare EuroTeCH. Per consentire la formazione degli studenti su alcune metodologie e tecnologie non invasive, oltre alla descrizione teorica dello strumento e necessaria una parte pratica per poter conoscere i processi di applicazione. Attraverso l’inserimento di video-lezioni, tutti i partecipanti alla sperimentazione, inclusi coloro che non parteciperanno alle lezioni frontali, potranno conoscere i campi e le modalità di applicazione delle procedure metodologiche e tecniche.

Valorizzazione del patrimonio culturale

Il modulo verrà realizzato dai partner dell’Universitat Rovira i Virgili, tra le università più accreditate in Spagna con un’offerta formativa molto diversificata.
Le tematiche trattate riguardano la definizione della valorizzazione del patrimonio, i processi formativi, l’individuazione e la conoscenza dei siti archeologici, la valutazione delle potenzialità, elaborazione e ricostruzione di modelli culturali ed urbanistici dei siti, creazione di percorsi culturali e le nuove interazioni con il patrimonio archeologico come reenactment e live archaeology.

Il fine di questo modulo è proprio quello di formare esperti di alta qualità attraverso varie linee di studio che rientrano pienamente nel tema della valorizzazione del patrimonio architettonico, culturale ed ambientale antico.
Le tematiche principali di base sono, infatti:

  • Archeologia del paesaggio;
  • Archeologia dell’architettura;
  • Archeologia della cultura materiale.

L’esperienza maturata da URV nell’ambito degli studi sul patrimonio e la sua valorizzazione sarà di valido supporto nell’elaborazione del percorso formativo Eurotech, nella strutturazione dei moduli formativi e di percorsi e progetti legati alla valorizzazione.

URV è tra i fondatori e realizzatori della famosa manifestazione Tarraco Viva, un festival di grande successo dedicate alla rievocazione storica del periodo romano, il più noto e seguito a livello europeo. Da questa esperienza di valorizzazione, gli studenti prenderanno parte alle attività di progettazione e preparazione della manifestazione, assimilando anche le pratiche di buone prassi utilizzate durante l’evento.

Ud’Anet, grazie alla sua pluriennale esperienza in e-learning e video monitoraggio, realizzerà, con il contributo dello staff tecnico, una serie di video lezioni, attraverso le quali saranno spiegate le fasi di applicazione delle strumentazioni. Le video-lezioni verranno svolte in collaborazione con i responsabili dei moduli che provvederanno ad individuare una risorsa che si presterà come conduttore della lezione. Le lezioni avranno una qualità istruttiva e formativa.
Una volta realizzati i video, le lezioni verranno integrate con l’uso di un software e- learning ed uno strumento di editing nella piattaforma online, nelle sezioni associate ai moduli e negli approfondimenti.

Gestione e valorizzazione dei dati, degli archivi, dei database per la ricerca scientifica

La tutela degli archivi inizia nel momento della loro formazione. Essenziale è garantire, sin dall’inizio, i presupposti per una strutturazione organica e funzionale della documentazione, in modo tale che l’archivio venga ad assumere nel tempo un assetto adeguato alla sua funzione di conservazione e reperibilità della documentazione come fonte storica.

L’introduzione delle tecnologie informatiche nella gestione documentale ha reso più importante una corretta classificazione dei documenti per consentirne la reperibilità e l’identificazione all’interno dei sistemi di gestione. Bisogna predisporre, quindi, gli strumenti adeguati per l’organizzazione dei sistemi documentali ed archivistici.
Un aspetto fondamentale della gestione degli archivi storici e quello della consultabilità. La gestione degli archivi, in particolare storici, deve essere finalizzata alla conoscenza, alla manutenzione dei sistemi documentari, alla valorizzazione ed alla tutela del patrimonio documentario. L’archivio va considerato un bene da tutelare e conservare nella sua completezza, per poterne garantire la fruizione e la valorizzazione. Per questo è necessaria un’attività di formazione specifica nella creazione, nella gestione del protocollo informatico e dell’archivio.

I punti importanti sono:

  • tipo di supporto;
  • attrezzature hardware;
  • strumenti software;
  • programmi applicativi;
  • interfaccia utente.

L’integrazione con video-lezioni si basa sulla caratteristica open e multidisciplinare, sulla quale è stato impostato il modello curricolare Eurotech. Per consentire la formazione degli studenti sulle varie tecnologie, oltre alla descrizione teorica degli strumenti, è necessaria una parte pratica per poter conoscere i processi di applicazione.
Attraverso l’inserimento di video­ lezioni, tutti i partecipanti alla sperimentazione, inclusi coloro che non parteciperanno alle lezioni frontali, potranno conoscere i campi di applicazione delle procedure tecniche e le modalità.

Il modulo verrà seguito e realizzato dal partner Université Bordeaux Montaigne. Il gruppo di ricerca UBM è noto con il nome Ausonius ed è il nucleo di ricerca più referenziato in Francia. Si occupa della digitalizzazione di dati e archivi in campo Umanistico, con finalità per la ricerca e la valorizzazione in Archeologia e Storia antica.
Il gruppo di ricerca è diventato un punto di riferimento e un supporto professionale per i ricercatori ad ogni livello, dall’acquisizione dei dati, al trattamento e analisi, fino alla pubblicazione su web come opensource.

Il know-how acquisito nell’ambito delle tecnologie di archiviazione applicata alle scienze umane e sociali, consentirà di acquisire un expertise su archiviazione digitale per gli studenti del corso. Il modulo didattico è finalizzato all’insegnamento delle caratteristiche degli archivi digitali e le loro funzionalità.

Le linee fondamentali sono:

  • definizione e caratteristiche del file;
  • gestione di un archivio di dati;
  • supporti di archiviazione dei dati;
  • tecniche di sicurezza dei dati;
  • memoria cache;
  • file system;
  • bloccaggio e sbloccaggio record;
  • metadati;
  • organizzazione degli archivi;
  • alberi per la gestione delle chiavi;
  • tecniche di hashing e operazioni su file;
  • progettazione di Database testuali e spaziali;
  • DBMS (Data Base Management System);
  • geomatica;
  • webmapping;
  • 3D modelling;
  • linked open data.

UdAnet, grazie alla sua pluriennale esperienza in e-learning e video montaggio, realizzerà, con il contributo dello staff tecnico una serie di video-lezioni attraverso le quali saranno spiegate le fasi di applicazione delle strumentazioni (classificazione delle componenti, applicazione pratica, etc.). Le video-lezioni verranno svolte in collaborazione con i responsabili del modulo, che provvederanno ad individuare una risorsa che si presterà come conduttore della lezione. Le lezioni avranno una qualità istruttiva e formativa.
Una volta realizzati i video, le lezioni verranno integrate con l’uso di software e-learning ed uno strumento di editing nella piattaforma online nelle sezioni associate ai moduli e negli approfondimenti.

Piattaforma E-learning

L’uso delle tecnologie multimediali e di internet per migliorare la qualità dell’apprendimento facilita l’accesso alle risorse, ai servizi in remoto e alle collaborazioni a distanza. Molte istituzioni ormai propongono dei progetti educativi attraverso la teledidattica, a completamento della formazione in presenza e come percorso didattico rivolto, prevalentemente, ad utenti aventi difficoltà di frequenza in presenza.
Attraverso la teledidattica, si facilita la formazione continua ed aziendale, in particolare per organizzazioni con pluralità di sedi.

Gli elementi principali della Formazione a distanza sono tre: interattività; dinamicità; modularità.
L’insegnamento in linea è, quindi, un processo di formazione continua che implica l’utilizzo delle tecnologie di rete per progettare, distribuire, scegliere, gestire e ampliare l’apprendimento.

Un componente base della teledidattica è la piattaforma tecnologica (Learning management system, LMS) che gestisce la distribuzione e la fruizione della formazione.
Il sistema gestionale della piattaforma permette di tracciare la frequenza dei corsi e le attività formative dell’utente, come accesso ai contenuti, tempo di fruizione, risultati dei momenti valutativi, etc. Nel database della piattaforma verranno indicizzate tutte le informazioni sui corsi e sugli utenti, permettendo così all’utente di accedere alla propria offerta formativa da qualsiasi computer collegato ad internet, anywhere/anytime. L’aula virtuale, o ambiente collaborativo, e la metodologia didattica che permette l’interazione fra gli utenti, tramite chat, lavagne condivise e videoconferenza.
I contenuti dei corsi didattici possono essere progettati in diversi formati:

  • pagine HTML;
  • animazioni 2D e 3D;
  • contributi audio e video;
  • simulazioni;
  • esercitazioni interattive;
  • test.

Si tratta, comunque, di contenuti in modalità multimediale.